Morciano di Leuca: Il Frantoio ipogeo Cacciatore

Nell'estremo lembo del Salento, proprio nel tacco della Puglia, Morciano di Leuca custodisce una delle testimonianze delle antiche tradizioni di questo territorio: stiamo parlando del Frantoio Ipogeo Cacciatore, un sito che racconta di un'epoca lontana, quando la produzione dell'olio era una delle principali risorse economiche locali.

Cos'è un Frantoio Ipogeo e il ruolo importante dell'olio lampante

I frantoi ipogei, conosciuti anche col nome di "trappiti", sono strutture sotterranee che venivano utilizzate per la molitura delle olive. Queste struttura erano scavate nella roccia calcarea che caratterizza questo territorio e questo garantiva una temperatura costante, variabile fondamentale per il processo produttivo dell'olio. La produzione non era così semplice come si potrebbe pensare: erano necessari forza, resistenza e capacità nell'uso di strumenti come le pesantissime macine in pietra, senza alcuna automazione.

La vita dei frantoiani - chiamati anche "trappitari"- era dura: spesso vivevano e lavoravano al di sotto del livello terrestre per mesi interi, in compagnia solo dell'odore intenso delle olive in fermentazione e della luce delle loro lampade.

Ed in questo scenario quasi inimmaginabile ma sicuramente faticoso prendeva vita, oltre all'olio da cucina, anche l'olio lampante. Si tratta di un olio ottenuto dalle olive di qualità inferiore o dalle ultime spremiture, che veniva utilizzato per alimentare candele e lampade nelle grandi città.

Tra il XV ed il XVIII secolo, il Salento era il centro nevralgico della produzione dell'olio lampante, che veniva esportato in tutta Europa ed era senza dubbio una risorsa preziosa, in quanto sinonimo del duro lavoro e della maestria artigianale necessari per la produzione dello stesso.

Il frantoio ipogeo Cacciatore a Morciano di Leuca

Il frantoio ipogeo Cacciatore si trova in piazza Giovanni Paolo II, una delle piazze centrali di Morciano di Leuca, nonchè nel centro storico ed è uno dei meglio conservati della zona.

Fino a qualche anno fa è stato sede della Pro Loco locale, mentre oggi ospita un'attività ristorativa. Tuttavia, il suo fascino rimane intatto e indiscusso.

Visitare questo luogo vuol dire immergersi in un'atmosfera passata, circondati dai cimeli materiali d'altri tempi: la vasca di decantazione e le macine sono ancora lì a testimoniare il passato storico di questo paese, fatto di lavoro comunitario, di sacrifici e di capacità di sfruttare le risorse naturali che il territorio offriva.

Il contesto: Morciano di Leuca

Morciano di Leuca è un borgo di notevole interesse storico ma vanta anche altre attrazioni. Se da un lato troviamo tutto questo patrimonio culturale, dall'altro ha il vantaggio di essere a pochi chilometri dalle spiagge di Torre Vado e Pescoluse, ormai conosciute anche al di fuori dei confini nazionali.

Si trova anche a meno di 10 km da Santa Maria di Leuca - de Finibus Terrae, meta che attrae numerosi pellegrini oltrechè tanti turisti.

Infine, ma altrettanto degno di nota, vanta la presenza sul suo territorio comunale di Leuca Piccola, il complesso monumentale ultima meta dei pellegrini del passato, diretti appunto a Leuca.

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